OFFICINE BUKOWSKI


facebook | iTunes spotify video

Le Officine Bukowski sono una band alternative/indie rock nata a Bergamo, alla fine del 2016, da un'idea di Walter Viola, batterista con alle spalle una storia ventennale sulla scena indie italiana e in grado di fondere la propria forte esperienza indie rock a ritmiche forsennate che volentieri sconfinano in ambienti dub e drum&bass.

La volontà di sperimentare e fondere diverse influenze, lo porterà a divergenze di tipo artistico con la sua precedente band, il Vuoto Elettrico, con la quale però collaborerà fino alla registrazione dell'album Traum, quando deciderà di uscire dalla band per dedicarsi totalmente ad un nuovo progetto che possa portare nuova energia.

L'idea iniziale è quella di creare una band da inserire nel panorama indie, unendo le sonorità ruvide dell'hard rock europeo dei Placebo e degli Skunk Anansie, ad ambientazioni di chiara ispirazione trip-hop il tutto con un pizzico di melodia.

La prima tappa sarà, quindi, la ricerca di una voce femminile potente e suadente che sia in grado di interpretare una gamma amplissima di generi. Dopo varie audizioni, al progetto si unirà Debora "Deb" Chiera, cantante alla corte del Maestro Maurizio Zappatini, dallo spiccato gusto black con forti influenze blues e rhythm'n'blues, unito da una determinazione incrollabile e ad una forte esperienza di palco, seppur maturata come attrice sotto la direzione della regista Gianna Breil.

Debora, oltre ad essere una cantante di talento, capace di scrivere testi introspettivi, diretti e mai banali.

Al progetto si unisce anche Paolo "PDF" De Feudis, chitarrista della scena indie bergamasca che ha militato con band quali i Tagua e gli Onirika (dei quali è stato fondatore), dotato di eleganza sonora, di uno spiccato gusto per le armonizzazioni e con un'inclinazione per la psichedelia e il post-punk dei Cure. Completa la formazione Carlo "Anger" Fabbrini, un bassista dell'ambiente alternative rock, con decise inclinazioni industrial metal e goth.


::: "IL PRIMO GIORNO D'INVERNO" album :::

(Alka record label)

 

Sembra la fine ed è un inizio. Sembra che tutto si accartocci su di sé in grumo di rabbia invece si prepara al riparo del freddo. Sembra l'inizio del gelo e lo è. Allo stesso tempo è la notte più lunga che già ha in sé lo scivolare verso la luce attraverso i mesi più cupi. Il primo giorno d'inverno, il solstizio, il giro di boa, dove rabbia e sofferenza vengono nominate e diventano forza creativa, che si fa urlo, che strappa al grunge dei versi e all'hard rock le atmosfere 90s, che nell'ossessione energica del metal trova struttura; un attimo e quasi si va a fondo, tra allucinazioni e deja-vu che riportano alle atmosfere della Bristol del trip hop, ma poi si risale  spinti dalle correnti blues, verso l'electro-rock dei Placebo e le liriche italianissime alla Litfiba.

 

Il primo giorno di inverno è un viaggio di andata e ritorno dentro amore, rabbia e ancora amore, dieci canzoni istintive e sincere, tanta quanta è la dose di verità che si può sopportare, prima di ritrovarsi sul palco a farne canzone. Sembra la fine invece è un inizio, anzi, un esordio. Quello delle Of ficine Bukowski, dove le parole e la voce sono di Debora Chiera, le sei corde di Paolo De Feudis (chitarre) e le quattro di Carlo M. Fabbrini (basso). La sezione ritmica è Walter Viola, fondatore del gruppo e già batterista de Il vuoto elettrico, una delle realtà dell'indie lombardo dove il post-rock esonda nel noise.

 

Il primo giorno di inverno è prodotto da We are Next3 già al lavoro con X-Factor, Casino Royale, Delta V, Ustmamo e Dolce Nera: Roberto Vernetti alla supervisione artistica Michele Clivati produzione e mixing, Matteo Lo Valvo al mastering. Un album che alle diverse influenze dei suoi componenti af fianca collaborazioni di grande spessore, a partire proprio da Vernetti, volto noto al grande pubblico per la partecipazione a X-Factor nel 2009 come vocal coach di Claudia Mori e nel 2015 come producer per Skin (voce degli Skunk Anansie), a cui si aggiungono due special guest: Gian Maria Accusani, voce e chitarra di Sick Tamburo e Prozac+ e Paolo Saporiti voce dei Todo Modo.

 

Una cerchia di persone raccolte attorno a un progetto che a tratti pare suonare come le 4:48 del mattino, quando il giorno sembra non arrivare mai, un minuto dopo l'alba arriva e ancora prima di vederla la si ascolta, registrata in presa diretta nella Taverna Studio dei fratelli Marco ed Ettore Giuradei, nomi noti nel panorama indie (Giuradei, DUNK). Un'altra voce dell'indie lombardo come Paolo Topa lascia per un attimo il microfono de Il vuoto elettrico e

ispira Debora Chiera nella scrittura delle title track, vero e proprio inno alla resilienza: 

a testa alta puoi resistere all urto / cio che ti uccide ti libera / dal tuo sorriso un mondo migliore sara. «Un album che ha radici solide nel disincanto e nel cinismo tipici di una certa maturità di vita – spiegano i quattro Bukowski – ma che non nasconde la voglia di sognare e di continuare a cercare la felicità, i cui toni tenui fanno da sfondo al quadro duro e oscuro, dipinto dalla voce. Il primo giorno d'inverno porta con sé un messaggio fondamentalmente positivo, una fune che giunge sul fondo di un pozzo buio per offrire una via d'uscita a chi è rimasto intrappolato,

ma senza proporre false speranze o semplici soluzioni: la fatica sarà risalirla, quella fune».

 

C'è chi ci riesce ad uscire dalle Sabbie Mobili - sai, ho deciso di lottare per non soffrire più, canta Debora. Chi si è fottuto come Renée, un uomo che è “come un leone in gabbia / senza via d'uscita”. Chi sceglie di perdersi e ritrovarsi come Zingara, che chiude il disco, mentre all'inizio dell'album un'intro di pensieri sconnessi nel dormiveglia lascia spazio a lei: una canzone in cui la voce delle Of ficine Bukowski incontra Paolo Saporiti, che aggiunge una profondità roca a Chi era Viola, dove il testo ritrova nel buio l'amore più puro, quello di una figlia verso la madre, faro nel mare in burrasca di una vita. Un faro che a volte, può essere anche una canzone.

 

Le Officine Bukowski sono:

Debora Chiera - voce

Walter Viola - batteria e percussioni

Paolo De Feudis - chitarre

Carlo M. Fabbrini - basso

 

Credits album

Registrato in presa diretta presso la Taverna Studio dei fratelli Marco ed Ettore Giuradei

(DUNK) in Franciacorta; mixato, prodotto e masterizzato da We are Next3 Michele Clivati,

Roberto Vernetti e Matteo Lo Valvo presso lo studio NEXT3 di Curno (BG).

Testi e armonizzazioni Debora Chiera. Il testo de Il Primo Giorno d'Inverno nasce da

un'ispirazione di Paolo Topa (Il Vuoto Elettrico), scritto con Matteo "Matt" LOQI.

 

Ospiti

Paolo Saporiti (cantante dei Todo Modo), voce e mandolino - Anime, voce - Chi era Viola;

Gian Maria Accusani (chitarrista, voce e produttore Prozac+, Sick Tamburo), chitarra -Renée

Marco "Element" Preziosa, rap - Zingara

Paoletta "Mamy Nox" Nocerino cori, armonizzazioni

Roberto "Luso" Lusardi synth